Stasera c'è l'ultimo incontro. E ho rischiato di saltarlo. Per tutto il pomeriggio sono stata poco bene: sarà questa gran afa, sarà che domenica a san Luca posso aver stancato esageratamente il mio corpo, sarà che dormo poco. Sta di fatto che ho chiamato Cosetta e son dovuta correre dal medico lasciando in apprensione tutti. Sono uscita alle 20.00 passate e ho inviato un sms a Letizia informandola che non c'era nulla da preoccuparsi ma non me la sentivo quella sera. E lei ' ti stiamo aspettando, non riesci proprio a fare un passaggio?'. Tra mezz'ora sono da Voi. Sono arrivata e e sono stata felice. Tutti premurosi, tutti una gran festa. Letizia aveva gli occhi rossi, oggi il suo Cucciolo è partito per il mare e già le mancava. Barbara invece l'ho vista molto stanca. Siamo in nove, bel numero, tre volte tre, la perfezione più perfetta! Alberto, Maria, Letizia, Katia, Chiara, Federica, Barbara, Luigi ( anche se è dovuto andar via quasi subito ) ed io. Alberto è stato carino, vedo che in mia assenza ha preso appunti però mi fa sapere che deve 'tradurli' prima di passarmeli. È l'unico uomo questa sera - ancora una volta - ma sarebbe stato interessante averne di più e sentire la loro impressione sul librettino portato in discussione. In linea di massima 'il diario di Adamo ed Eva' è piaciuto a tutti e ha fatto sorridere tutti. Alcuni l'hanno visto come l'apoteosi dell'Amore e del romanticismo ( Katia ), altri semplicemente una storia di solitudine ( Barbara ), altri ancora non vedono come possa essere risaltato l'Amore se ci si spinge in elucubrazioni di carattere grammaticale ( Maria ). Ancora: sembra un librettino per rimarcare la cervelloticità della donna ( Federica ) e la loro incapacità di restare da sole per retaggio sociale – familiare. Stare assieme spesso è una comodità, non è facile occuparsi di tutto ( Letizia ), ha ragione Barbara allora quando dice che è una storia di solitudine. La solitudine va bene perché bisogna saper stare con sé stessi in attesa che ( Maria ). Ma dico....questi due nel paradiso terrestre non è che avessero tante opportunità oltre le loro reciproche! Ci stiamo divertendo da matti, è una bella discussione. Alberto è troppo divertito quando gli chiediamo, da uomo, cosa ne pensa. Dice che si capisce che l'autore conosce bene l'uomo - essendo uomo - e che il ritratto che vien fuori di Eva è quello che poi hanno gli uomini nella loro mente così come il ragionare semplice è quello che adottano più spesso senza troppe omissis mentali. Eva si perderà pure nei suoi labirinti mentali ma è tenerissima quando si atteggia a prima donna ( Maria )! Ed è patetica a volte col suo amore totale, avvolgente, materno, ma di più lo è l'uomo con la sua presunzione d'essere amato ad ogni costo ( Letizia )! Sono le 21.10, arriva Titty così manteniamo il nostro numero perfetto. Continuiamo. Io mi vedo molto Eva e il suo romanticismo mi fa impazzire. Potrei disperarmi anch'io se mi togliessero la luna, perdonne, le stelle! Eva mi piace sebbene il finale strida un po' con questa donna che sa fare, sa parlare, sa ragionare - anche troppo -, sa amare ma non sa bastarsi, si annulla per l'uomo, stabilisce in cuor suo che è meglio che sia lei a morire per prima perché non sopporterebbe una vita senza Adamo. Se lui ride si dimentica di respirare, si è anche scordata d'essere madre per lui. Adamo è l'uomo. I nostri uomini che ci vedono esagerate, complicate, piagnone, ciarliere, cervellotiche appunto. Adamo non è l'uomo quando dice che 'meglio fuori dal paradiso con Eva che dentro senza', spesso gli uomini sanno bastarsi senza scegliere né il paradiso né Eva. Sono più bravi di noi in questo, glielo si deve riconoscere. Inoltre noi donne costruiamo dei castelli anche sulle storie finite, siamo possessive anche coi nostri ex...a proposito: a Barbara darebbe tremendamente fastidio se una sua amica filtrasse con un suo ex. Anche ad Alberto, è una questione di rispetto dice. Federica ci informa che i suoi ex li possiamo prendere tutti e Maria ci delucida su come sia diffusa questa gelosa possessività tra le adolescenti ( è stata insegnante). Si è fatto tardi, Alberto ha un impegno ma è stato davvero caro a restare per lasciarci usufruire ancora un po' della sala. Grazie, Alberto! Decidiamo di vederci un'altra volta prima dell'estate ma per una cena o qualcosa di simile. Decidiamo anche i compiti per le vacanze e il prossimo incontro che sarà a fine settembre. Alberto ci darà poi la disponibilità del calendario.
Chiara è restata silenziosa durante la serata, più tardi dirà che ha temuto gli interventi di Maria e che ad un certo momento ha pensato d'aver letto tutto un altro libro, che carina!
Io, Maria, penso d'aver risolto il nostro giallo ovvero quello delle due versioni del librino di Twain, la tua 'il diario di Eva' e la nostra 'il diario di Adamo ed Eva'. Bene. Twain ha scritto prima il diario di Adamo, sembra che abbia preceduto quello di Eva di almeno 12 anni. Adamo, l'abbiamo detto, è l'uomo, lo si riconosce. E Twain lo descrive benissimo, essendo di parte, senza troppe esasperazioni come invece farà con Eva, ma commette un errore, il più banale: gli fa scrivere un diario che è prerogativa quasi prettamente femminile, vedi me! Twain non si accorge subito di quest'aberrazione, ci arriva coi tempi dell'uomo, e allora per ovviare e far apparire la donna come quella che si è emancipata, che con la parità, col '68 e quant'altro fa anche cose da uomo fa scrivere un diario ad Eva cosicché la costola di Adamo si reiteri anche in questa forma....è plausibile?
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