Un libro particolare
Limbo. Una donna soldato che rientra dopo aver subito un attentato in
una missione di pace e incontra un uomo misterioso. Un racconto su
due piani assolutamente funzionale alla storia. Ci sono i capitoli
live, quelli in diretta, e i capitoli homework, quelli dei compiti a
casa, già passati. I capitoli in diretta li ho trovati coinvolgenti,
quelli dei compiti noiosi e pieni di tecnicismi, ma utili a spiegare
la Manuela soldato. Il personaggio principale, l'ho detto, è una
donna soldato, e già questo mi piace poco. Ma non perché sia donna.
Perché è soldato. La descrizione dell'amore per il fucile, ad
esempio, mi ha proprio disgustato. Tuttavia devo riconoscere che
l'autrice è una grande documentarista, che avrà studiato tanto per
prepararsi e scrivere un libro come questo. Brava, e molto poi, a far
dire ai vari personaggi ciò che si pensa della guerra. Non le ho
perdonato invece lo stupro alla sorella di Manuela. Proprio non mi è
andato giù che sia restato impunito e che l'unica preoccupazione
della vittima possa essere stata una gravidanza non desiderata. Per
fortuna il finale è denso di sentimenti e quasi riscatta le mancanze
precedenti. Bella la scrittura nonostante l'assenza della
punteggiatura tradizionale, o corretta.
E ora vediamo cosa ne
pensano Maria, Lavinia, Sara, Sarah, Rosanna, Elke, Patrizia e
Marella.
Sarah è d'accordo con me
sullo stupro, lasciato passare con estrema leggerezza. Poi, della
vita militare dice che dev'essere pazzesca, con la paura addosso
d'essere colpiti in ogni momento. Sara pensa che quello dello stupro
non sia l'unico passaggio debole. A lei, anche Mattia, l'uomo
misterioso, pare eccessivo. Come se abbia cercato in tutti i modi di
trovare una giustificazione, ma non ci è riuscito. Patrizia pure non
lo trova giustificabile. Maria si è affaticata ad entrare nel libro
per via della scrittura che ha trovato sgradevole anche
esteticamente. Ha saltato i capitoli dei compiti a casa e solo così
ha potuto trovare accettabile la lettura. L'ha colpita però, la
capacità dell'autrice di avere tre registri, c'è anche una sezione
rewind nella storia. A lei l'uomo misterioso è piaciuto perché
delicato, femminile e molto vicino al lettore, più che al
personaggio di Manuela. Ancora la capacità di dire di un uomo sotto
scorta e tutto lo scavo del personaggio femminile che è un
capolavoro con le sue fragilità infinite. A me è sembrata militare
anche nell'amore Manuela. Certo, dice Maria. È impaziente come lo
sono i militari, e non si può essere innamorati e impazienti allo
stesso tempo.
Per Elke sono risultati
pesanti anche i capitoli live. Solo alla fine si è un po' rilassata,
ma non è riuscita ad immedesimarsi. Per lei è una storia
inverosimile.
Lavinia non crede allo
stupro, c'è un personaggio superficiale nella storia, semplicemente.
Per Marella ostacolanti
le parti homework, ma poi incuriosita delle contraddizioni della
donna soldato e della donna vera. L'ha colppita l'episodio delle
mestruazioni che si fermano. Manuela è una che riesce ad estraniarsi
rispetto alla sua parte femminile. Rosanna pensa che se Manuela non
fosse diventata un soldato, sarebbe stata di sicuro una delinquente.
In lei non le pare di scorgere intelligenza. È importante il titolo
di questa storia, che non è solo il videogame che fanno la nipotina
di Manuela e l'uomo misterioso. Limbo è un disturbo post traumatico.
È il pensiero: potevo morire. E sei sempre lì con la testa. Per
uscire dal limbo, dove non sei né vivo né morto, bisogna
perdonarsi.
Marco è assente, ma ci
ha fatto arrivare il suo commento. Il libro, contrariamente al
precedente, gli è piaciuto nonostante l’inizio non gli sia parso
particolarmente avvincente, anzi a tratti l'ha trovato noioso.
Proseguendo, invece, trova molto brava l’autrice a tenerti
attaccato alla storia fino al suo epilogo. La concretezza dei fatti,
delle azioni che compiono o che subiscono i due protagonisti,
determinano il percorso della loro storia. Se apparentemente questo
incontro apre ad una nuova vita per entrambi i personaggi, questa
sospensione porta in realtà ad una profonda riflessione sul
senso degli accadimenti e della vita stessa.
Bella la teoria della
divergenza, della vita che va altrove.