Non andare cercando quale sorte il destino ha assegnato a me, a te; non consultare i maghi d'Oriente. E' meglio - vedi - non sapere; è meglio sopportare quello che verrà. Forse molti anni ancora stanno davanti a noi; forse questo inverno, che le onde del tirreno fiacca su la scogliera, è l'ultimo. Ma tu ragiona, vivi felice, e, poiché breve è la nostra vicenda, non inseguire i sogni di un futuro lontano. Ecco, mentre noi parliamo, il tempo invidioso se ne va. Cogli questo giorno che fugge, e non fidarti mai del domani.
Presenti Giuseppina, Letizia,
Maria, Mario, Giovanni ed io. E Zeno.
La proposta di questo libretto è
arrivata da Annalisa che purtroppo stasera non c’è, ma lo stesso ci ha fatto
pervenire la motivazione della sua scelta. Eccola.