Non andare cercando quale sorte il destino ha assegnato a me, a te; non consultare i maghi d'Oriente. E' meglio - vedi - non sapere; è meglio sopportare quello che verrà. Forse molti anni ancora stanno davanti a noi; forse questo inverno, che le onde del tirreno fiacca su la scogliera, è l'ultimo. Ma tu ragiona, vivi felice, e, poiché breve è la nostra vicenda, non inseguire i sogni di un futuro lontano. Ecco, mentre noi parliamo, il tempo invidioso se ne va. Cogli questo giorno che fugge, e non fidarti mai del domani.
(da Orazio, Odi, I, II)

sabato 21 luglio 2012

Ah la vita catanese!


Non so se sono stata più curiosa io o lui. Fatto sta che mi sono fermata dinanzi alla tomba di Bellini attratta dall'incisione dell'incipit de La Sonnambula. Sto cercando la luce migliore quando nel mio campo visivo entra un vecchietto. Mi guarda, ha dei garofani. Si avvicina alla tomba e rinnova i fiori. Non ce la faccio, sono tanto schiva quanto predatrice se me ne si dà l'occasione. So bene che le reliquie della Santa sono oltre. Eppure.
Mi scusi, per le reliquie della Santa di là?
Ah, la Santa! Bedda mia, ci sono da passare sette cancelli, perché noi in Italia prima facciamo entrare i ladri in casa e poi chiudiamo le porte. Tutta coperta d'oro è, la Santa, e ci hanno rubato. Non si vive più, una volta mi hanno rubato una fiat con diciassettemila chilometri, e la sera che sono andato dalla dottoressa e quella meschina mi ha dato un passaggio, non si è avvicinato uno e c'ha preso la borsa? C'erano solo cinquanta euro ma ne ha spesi di più per cambiare la serratura di casa e rifare i documenti. Ah, quando c'era Mussolini! Le pensioni bastavano e si girava l'Italia. Prima la Sicilia però, perché a che serve vedere le terre degli altri se non conosci la tua? Però Roma, ah Roma! ci volessi vivere ma è cara. Ci portai i carusi una volta, scapparono in mezzo alla folla quando il Papa passava e dove arriva Mirella? Dal Papa che se la prende in braccio e la porta in aria e i fotografi tac tac tac a fare fotografie. Mia moglie non se ne voleva più andare da Roma senza la fotografia della bambina in braccio al Papa. Mia moglie era sarta da uomo, brava, veramente. A Firenze, ah Firenze! a Palazzo PItti ci andavamo per taliare i modelli, tutti scritti in fronte, e poi lei li faceva per i catanesi. Pure a Venezia, ah Venezia! si taliavano i modelli, ma Venezia è una città rromantica, ti gonfia il cuore la notte vedere le luci nell'acqua. Io alla Santa non ci vado. Io entro qui per Bellini. Ah Bellini! e l'opera? Ah l'opera! avevo l'abbonamento al teatro, ora mi hanno ridotto la pensione e la spendo per i miei nipoti. Due maschi e due femmine, ci compro i profumi, ma quelli buoni, chennesò Roberto Cavalli, ma io preferisco lo Chanel che con una goccia si avverte per tutta Catania. La musica e i nipoti. Ho un salone che è il teatro alla Scala, la Cappella Sistina e il teatro Massimo messi assieme, perché bisogna fare accoppiare la musica con l'ambiente, Bedda mia, mica si ascolta l'opera così? La Norma, la più bella opera di Bellini, ma io preferisco il Pirata, perché le donne muovono tutto. Questo pirata voleva razziare tutto ma non s'innamora di una danzatrice e allora aspetta, sta buono, le dice che ha a cuore di farsi una famiglia con lei ma prima deve partire. Non partire dice la danzatrice, ma lui s'incaponì e partì. Torno, disse. E questa meschina aspetta un anno, due anni, tre anni. E se è morto? E se non mi ama più? E se c'ha il cuore rapito da un'altra donna? Nel frattempo al re non se ne morse la moglie? Lui senza moglie non sapeva stare e ce lo chiese alla danzatrice di sposarlo. Che faccio? dice la danzatrice. Il re risponde, ti faccio regina. Ebbero un figlioletto. Un anno, due anni, tre anni, quattro anni...dodici anni. Torna il pirata e vuole la donna. Il re gli offre ricchezze, tappeti chennesò, ma niente. Il pirata allora propone il duello. Il re era vecchio, la sciabola pesante. Il pirata lo uccise prima di subito. Ma la donna, ah le donne quanto siete belle! Come puoi pensare che mi faccio moglie a te dopo che mi hai ucciso il marito? Allora ti uccido il caruso! dice lui. E mentre alzava il coltello contro il figlioletto una mano divina lo blocca e spuntano il sole e la luna e le stelle e la musica s'innalza divina, celestiale, la più bella. Poi c'è un secondo tempo...
Grazie, le prometto che quando ascolterò il Pirata penserò a lei, Signor...?
Furneri. Grazie a te, Bedda mia, mi piace la musica, è la mia vita.
Mi è dispiaciuto non avergli detto il mio nome visto che su quello si era fermato.

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