Non andare cercando quale sorte il destino ha assegnato a me, a te; non consultare i maghi d'Oriente. E' meglio - vedi - non sapere; è meglio sopportare quello che verrà. Forse molti anni ancora stanno davanti a noi; forse questo inverno, che le onde del tirreno fiacca su la scogliera, è l'ultimo. Ma tu ragiona, vivi felice, e, poiché breve è la nostra vicenda, non inseguire i sogni di un futuro lontano. Ecco, mentre noi parliamo, il tempo invidioso se ne va. Cogli questo giorno che fugge, e non fidarti mai del domani.
(da Orazio, Odi, I, II)

lunedì 10 giugno 2013

Le difettose, Eleonora Mazzoni

Non c'è Marco stasera. Ma ho comunque due uomini, Matteo per la prima volta e Lorenzo. Donne, al solito, tante. Maria, Sarah, Alessandra, B.Lavinia, Patrizia B., Rosanna, Elke ed io.

Si parla di donne ne Le difettose, ma non è un libro per donne. Si parla di donne con l'ossessione della maternità. La protagonista è Carla, che può contare su due guide spirituali d'eccezione, Seneca e la nonna Rina.

Marco, pur assente, mi ha fatto arrivare il suo pensiero sul libro. Ritiene che il tema sia femminile e la narrazione efficace, sebbene non sia entusiasta del libro. Secondo lui i tempi suggeriti dalla natura devono essere rispettati in quanto a fecondità. La libertà sbandierata di decidere il tempo, di fatto è una schiavitù al proprio io. In ultimo, visto che il libro cita personaggi biblici, è importante ricordare che solo Dio può rompere i tempi naturali dell'uomo.

Rosanna trova geniale il terzo personaggio che è Seneca, e dice che sì, in effetti la scienza supporta protesi di onnipotenza. E che l'uomo, in questo caso Carla, si ferma solo quando fa i conti con la morte.

Sarah è d'accordo sul fatto che nella maternità è preferibile assecondare i tempi giusti, evitare l'accanimento anagrafico. Ha letto che l'autrice è stata criticata per aver trattato un tema così importante con facilità.

Invece a Maria è piaciuto il tipo di scrittura, ironico, ma senza degradare gli argomenti. Una scrittura persuasiva, con dialoghi sentiti. Ritiene che possa essere un libro educativo e informativo. Quando enuncia le casistiche non è incomprensibile o noioso, come potrebbe essere una lettura scientifica. Quando descrive i personaggi li tratteggia con cura. Quando affronta il tradimento, che tradimento non era, lo fa con delicatezza. Secondo Maria una donna decide l'età, come decide di abortire se non sente l'istinto materno. Quello a cui dovrebbe essere posto un limite è il numero delle inseminazioni, e il monoteismo genetico.

Sarah interviene dicendo che non la disturba la fecondazione eterologa. La disturba la difficoltà di accedere alle adozioni.

Elke pensa che le esperienze raccontate sono tutte toccate bene, ma il tema le crea delle contestazioni interiori. L'uomo non può pilotare tutto da un lato, dall'altro la possibilità di raggiungere un sogno non può non essere perseguita. Lei, in una situazione simile, avrebbe perseverato. E l'ha colpita come Carla alla fine si aggrappi a tutto, voti e stregonerie e intrugli.

Per B.Lavinia è stata bellissima la solidarietà tra donne.

Lorenzo pensa sia un male italiano, quello della maternità o paternità troppo spostato in avanti e che poi crea delle difficoltà. In altri Paesi la soglia di età per fare figli è più bassa, perché ne hanno la possibilità. Lui accetterebbe tutto in termini medici, se fosse necessario ad avere un figlio. Quello che non accetta è l'idea che un figlio ti faccia passare i progetti, e quindi sia più facile rimandare il figlio. Lui, da poco papà, dice di sentirsi vecchio, magari avrebbe dovuto pensarci un po' prima, però ha visto i Duran Duran!

Matteo interviene anche lui al suo primo incontro, e dice una frase bellissima. Ridurre il gap generazionale è un regalo originale, nel senso di origine.

È quello che ho sempre pensato per i miei figli, aver fatto loro un regalo d'età. Per me la distanza generazionale è stata inibente. Poi, sulla fecondazione assistita, penso davvero che non ci si debba accanire, che non si possa martoriare il proprio corpo, che ci sia troppa speculazione, a tratti troppe speranze gratuite e micidiali.

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