L'eredità dei corpi
sarebbe stata interessante discuterla con l'autore. Quasi stava per
succedere, se non avesse preso un aereo per Roma anziché per
Bologna.
Sono due adolescenti i
personaggi di cui discutiamo stasera io, Maria, Lucia, Elisabetta,
Marco, B.Lavinia, Sarah, Elke, Luigi, Luisa e Lorenzo.
Uno, Raniero, con una
malattia che gli deturpa il corpo; l'altro, Gabriele, con un peso che
non riesce a ricordare e la vita che gli fa schifo. Poi c'è Rosaria,
zia di Raniero, ma che gli fa da madre visto che quella vera è in
una casa di cura.
La scrittura di questa
storia è un po' acerba, è vero che l'autore è giovane e che si
tratta di un esordio, ma i fatti narrati offrono esistenze senza
risparmio, fatte di fragilità, violenze, sofferenze e solitudini.
Manca però la rabbia, è intollerabile questa assenza. Non averne
trovata neppure nella scena della spiaggia. Mi sono arrabbiata molto,
io. Anche Marco. Ci si aspettava che Gabriele esplodesse nella
violenza per difendere l'amico. Ma, come dice Maria, lui alla fine
minimizzava tutto, mentre è Raniero il personaggio più complesso.
Oppure può non aver avuto una visione di violenza, ma semplicemente
una scena tra adulti che l'aveva disgustato, o ingelosito, dipende.
Perché in realtà Gabriele è stracolmo di rabbia, nota Sarah, solo
che non riesce ad agirla perché non ricorda il terribile segreto che
lo tiene insonne. Così si concentra sull'amico, non riuscendo a
farlo su se stesso.
Lorenzo ci chiede ragione
del titolo. Secondo Maria perché il corpo malato condiziona la vita
di Raniero, il corpo voglioso di Rosaria focalizza la vita solo nella
sessualità, quello seduttivo di Gabriele dovrebbe solo schiudersi
alla felicità. Secondo Sarah perché nasci con una eredità che però
puoi riscattare, non necessariamente dei corpi. Raniero prende
coscienza del proprio corpo, si libera dell'eredità, e se ne va.
Interessante invece
capire perché Rosaria è così. Se è stata abusata oppure solo
disprezzata. Siamo tutti concordi nel ritenere che Rosaria sia il
personaggio meglio caratterizzato. Anche che sia stata una buona
madre per Raniero, ma non avrebbe dovuto mentirgli su suo padre e
sullo zio.
Elke ha avuto ansia per
tutta la lettura del libro, soprattutto perché le è parso che il
papà di Gabriele faceva sforzi solo perché li doveva fare. Il
figlio non l'aveva mai accettato. Il mondo degli adulti ha difficoltà
a rapportarsi con l'età adolescenziale, mentre dovrebbe far memoria
di esserci passato, conclude Marco.
Simona è una creatura
magica del libro, meno male!
Il finale è aperto.
Forse perché, come dice Maria, si racconta di adolescenti che hanno
tutta la vita davanti. Per quasi tutti è un finale ottimista. Luigi
si è incuriosito.