In un volo Bologna Madrid, decollo e atterraggio esclusi, è facile leggere questo racconto lungo di Paola Mastrocola. Subito la semplicità della narrazione può portarti a pensare ad una storia banale e a preferire le nuvole. Eppure s'intuisce la ripetizione di un essenziale invisibile agli occhi mascherato da sberleffo. A poche pagine dalla fine l'intuizione si esplicita così.
La vita va avanti per la sua strada, non ci pensa, e metti che una volta o due capiti che quel che porta con sé non solo ti interessi, ma sia proprio la cosa giusta per te, quella che nemmeno ti sognavi tanto è giusta. Allora devi stare pronta col guantone da baseball ad afferrarla, se no la palla ti scavalca, ti passa sulla testa e chissà dove nel prato lontano va a cadere, e mica ti ripasserà mai una palla così.
Molto spesso si intuisce la 'cosa' dopo che la palla ci ha scavalcato e non si trova più. Bisognerebbe forse fornirsi di guantoni da baseball professionali. Chissà....
RispondiEliminaSalvo
Nella storia la palla che scavalca non si sa se non la si trova più, solo che va a finire lontano. E pazienza allora se non la si è presa col guantone...
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