Non andare cercando quale sorte il destino ha assegnato a me, a te; non consultare i maghi d'Oriente. E' meglio - vedi - non sapere; è meglio sopportare quello che verrà. Forse molti anni ancora stanno davanti a noi; forse questo inverno, che le onde del tirreno fiacca su la scogliera, è l'ultimo. Ma tu ragiona, vivi felice, e, poiché breve è la nostra vicenda, non inseguire i sogni di un futuro lontano. Ecco, mentre noi parliamo, il tempo invidioso se ne va. Cogli questo giorno che fugge, e non fidarti mai del domani.
(da Orazio, Odi, I, II)

sabato 17 novembre 2012

I primi tornarono a nuoto

I morti che tornano, con la stessa età e le sembianze del giorno in cui hanno lasciato la vita. Questa è la storia che si racconta ne I primi tornarono a nuoto di Giacomo Papi. Una storia surreale dove ritornano tutti, da ogni epoca. Non sono minacciosi all'inizio i rinati, solo smarriti e voraci. E sopratutto vogliono vivere. Ma in breve tempo il loro numero supera quello dei vivi, la gioia iniziale diventa desiderio di prevalere, nascere un crimine. 
Il finale è semplicemente reale e bello. La fine da cui ogni storia può finalmente iniziare. La vita.

"Era rimasto solo il presente che è eterno, ma muore."

Nessun commento:

Posta un commento