Amneris ci ha trovati lei, noi avevamo trovato a'zannuta.
Di
Nient'altro che amare ha scritto tutto, anche la quarta di copertina.
Ma la copertina non le piace. Neanche a noi, a dire il vero. Potrebbe
sembrare un Harmony. Si è
impuntata sul titolo, quello suggerito è meglio non ricordarlo.
Puntava sull'erotismo, l'editore,
ma
non è un libro così.
Vita: E' una storia cruda. La storia di un luogo. Eppure, Maria, la protagonista, non se ne va da quel posto, è in quel posto che si sente protetta. Quanto è importante la Calabria?
E'
una dichiarazione d'amore per la Calabria questo
libro. Una dichiarazione
d'amore nella lingua del crotonese che viene, o veniva, conosciuta
solo per cose negative. Creare un personaggio crotonese faceva bella
quella terra. Perché, si sa, attaccare il marchio fa parte di una
cultura.
Maria:
La storia è tutta inventata? Davvero tutta? Perché
io ho incontrato almeno due Maria (del libro) nella mia vita. E mi
colpisce e mi sconvolge la capacità di inventarla, una Maria. I tuoi
uomini poi sono molto particolari, almeno tre: Hans, Arturo e Ciccio.
Mi
piace raccontare. Trovo debole partire da cose conosciute. Mi piace
inventare di sana pianta, mi gratifica di più. A'zannuta
nasce così. I romanzi scritti poi sono nati da racconti che non mi
erano piaciuti, ripresi in mano. Ma è stata un'amica, che curava una
rubrica letteraria, a chiedermi racconti ispirati a piece teatrali.
Così potrei dire che mi sono ispirata a Filomena Marturano per
questo libro. Poi, quando a'zannuta
non aveva più nulla da dirmi, ho smesso di scrivere il romanzo.
Per
quanto riguarda gli uomini, io sono innamorata di Hans.
Maria:
Da dove la critica al prete che non battezza Santina?
Non c'è una critica alla Chiesa. Volevo ricordare i bambini col labbro leporino, in Brasile, che non venivano battezzati perché considerati obbrobrio della natura.
Vita:
C'è
una ambivalenza di Maria, a'zannuta.
E' qui la ragione del titolo. Maria è una donna emarginata che non ha alternative per continuare a vivere. Impara ad amare con Hans, ma sa già amare tutti i suoi figli. Sì. E' una donna che non rinnega niente, non rifiuta niente.
Maria:
Avrebbe voluto cambiare?
Decide di cambiare, per i figli. Inizia a dire di no.
Sarah:
Con una vita così è difficile cambiare, bisogna sopravvivere...
Già. La frase che ha colpito e che è stata riportata nel sito Mondo Scrittura è Non cercate di portarglieli via i figli a una coniglia perché morde.
Lorenzo:
Da napoletano la sento l'ispirazione a Filomena Marturano. E' bello
Ciccio. Perché non ti sei fermata a lui? Perché arrivare ad Arturo?
E perché Mariuzzo non ci
prova?
Non
mi sono fermata a Ciccio perché Arturo aveva ancora qualcosa da
dire. E' Arturo che spiega
l'amore. Mariuzzo non ci prova perché ha paura di Mela. Poi, perché
è generoso, accoglie Hans, e rispetta Maria.
Luisa:
Avrei voluto un ritorno di Hans. Perché
i figli sono tutti maschi?
Hans
forse tornerà altrove, come Rosario. I
figli sono tutti maschi per un'amica.
Marco:
Non mi è piaciuto nessuno degli uomini del libro. Tutti sono il
coniglio della situazione, anche Arturo. E trovo triste che si
sposino da vecchi. Solo i figli, ancora ragazzi o bambini, sono i
veri uomini.
Sono contenta che il libro abbia aperto una discussione così. Vorrei far parte di questo gruppo di lettura.
Ti
accogliamo, sei la benvenuta!
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