Quando in un'alba torrida
dalla notte, e dal giorno precedente, è stato indetto il concorso,
non ho avuto il minimo dubbio che fosse frainteso cosa si volesse
fare. Così, con vero orgoglio, posso dire che tutte le fotografie
pervenute per E-state con i Libri si sono lasciate raccontare dalle
citazioni prescelte, mescolando in maniera divertita, romantica,
malinconica, le storie di quelle immagini.
E' stato come leggere, o
rileggere, i libri che via via si richiamavano dal vertice della
fotografia. E' stato anche leggere, o rileggere, le persone di quelle
immagini. Verrebbe quasi da raccontare piccole storie nuove.
Difficile scegliere.
L'immagine di Armando è
coerente con la citazione e con i requisiti per la partecipazione in
ogni dettaglio. C'è un tempo infinito in quella fotografia, che pure
non spaventa e, anzi, è atteso e contemplato nel desiderio, ancora,
dell'uomo maturo. In premio riceve tre libri: Pantumas, Qualcosa
di scritto e Coriandoli nel deserto.
L'immagine di Marina è
viva e giovane come la stessa citazione, e come lei. La vita che è
sopra, sotto, davanti, dietro, ovunque, sempre, in uno scatto sospeso
semplicemente straordinario. Riceve la menzione speciale per aver
ottenuto più preferenze dagli utenti. Il suo premio è il libro: Il
senso dell'elefante.
'Ma la vita sta davanti, dietro, sopra e dentro di noi.' |
Oltre ai vincitori,
Armando e Marina, ho piacere di menzionare in maniera davvero
personale ogni singola fotografia.
La gratitudine di Anna
sotto gli occhiali scuri; il libro abbandonato, stanco, sul volto di
Filomena perché si è fatto tutto il possibile; l'immobilità di
Sarah in attesa del cuore, senza direzione; la testa china di Barbara
che pure non si vergogna ad escludere un mondo senza amore; lo
sguardo di Vincenzo sposato con la lettura; la postura del capo di
Salvo G. simile a quella di Pippo nel dilemma della salita e della
discesa; la vita imparata di Cettina e la sua classe a starci poi
nella vita; il silenzio bello e presente di Salvo T. che forse
avrebbe potuto ferirsi se non ritratto da solo; la rivoluzione di
Mauro a restare lontano da tonnellate di carne umana bollente; la
scontatezza di Rocco mai scontata a leggere in pausa lavoro; lo
sguardo basso di Cinzia che evita gli specchi.
Un grazie particolare a
Barbara, la più paziente nel commentare le fotografie.
Le altre fotografie Qui.
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