Non andare cercando quale sorte il destino ha assegnato a me, a te; non consultare i maghi d'Oriente. E' meglio - vedi - non sapere; è meglio sopportare quello che verrà. Forse molti anni ancora stanno davanti a noi; forse questo inverno, che le onde del tirreno fiacca su la scogliera, è l'ultimo. Ma tu ragiona, vivi felice, e, poiché breve è la nostra vicenda, non inseguire i sogni di un futuro lontano. Ecco, mentre noi parliamo, il tempo invidioso se ne va. Cogli questo giorno che fugge, e non fidarti mai del domani.
(da Orazio, Odi, I, II)

martedì 26 febbraio 2013

Sui fatti

Tratto da Le Braci di Sandor Marai
Perché esiste una verità basata sui fatti. E' accaduto questo e quest'altro, in questo o quel momento. Sono cose facili da stabilire. I fatti parlano da soli, come si suol dire, e verso la fine della vita tutti i fatti messi insieme lanciano accuse urlando a squarciagola, più forte di un imputato sottoposto a tortura. (....) Ma talvolta i fatti non sono altro che deplorevoli conseguenze. Non si pecca solo mediante le azioni, bensì mediante l'intenzione che ci spinge a compiere determinate azioni. L'intenzione è tutto. I grandi ordinamenti giuridici d'ispirazione religiosa del passato, che ho consultato, lo dichiarano esplicitamente. Un uomo può macchiarsi di infedeltà, di atti infami, sì, può anche toccare il fondo, commettere omicidio. e conservare tuttavia la sua purezza interiore. L'azione non corrisponde ancora alla verità. E' una semplice conseguenza. Se un giorno qualcuno indossa la veste del giudice e vuole emettere un giudizio, non può accontentarsi dei fatti elencati in un rapporto di polizia, deve scoprire ciò che i giuristi chiamano il movente.

1 commento:

  1. Se chi dovrebbe, per definizione, senza alcuno sforzo, con slancio, amarti fin dal tuo inizio, e non ti ama, il movente al non amore dov'è? L'hai cercato intensamente, disperatamente, ti sei sentito l'unico colpevole per tanto tempo. Fino a che qualcuno, qualcosa ti ha aperto gli occhi e hai capito che non avevi colpe, tu, se non di essere nato, ma senza averlo chiesto. E allora tutti i fatti hanno cominciato ad urlare la loro verità. La VERITA'. A te i fatti han detto la verità. Che il giudice indaghi pure. Qualunque movente emergerà, quei fatti ti hanno quasi ucciso e sarà vero per sempre. Anche se sarai capace di perdonare. Un giorno. Forse. Ma forse no. E se ti chiederanno il movente della tua durezza, saprai rispondere subito. Potrai anche non rispondere. Non sei tu a doverlo fare.

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