Non andare cercando quale sorte il destino ha assegnato a me, a te; non consultare i maghi d'Oriente. E' meglio - vedi - non sapere; è meglio sopportare quello che verrà. Forse molti anni ancora stanno davanti a noi; forse questo inverno, che le onde del tirreno fiacca su la scogliera, è l'ultimo. Ma tu ragiona, vivi felice, e, poiché breve è la nostra vicenda, non inseguire i sogni di un futuro lontano. Ecco, mentre noi parliamo, il tempo invidioso se ne va. Cogli questo giorno che fugge, e non fidarti mai del domani.
(da Orazio, Odi, I, II)

sabato 23 febbraio 2013

Sul silenzio

Eppoi del silenzio ci sarebbe molto da dire, se non lo consideriamo solo nella sua accezione percettiva, ferendolo con le parole. E se capita non lo feriscano, addirittura le parole stesse non basterebbero a descivere un silenzio. Che è poi questo il senso. Di un silenzio vivo e presente, che ci abita e ci interroga, anche quando ad esso si è stati educati per essere più cauti. Più sobri. E la propria vita quello merita, silenzio. Forse.
A tratti ci rammenta la solitudine, il silenzio.
Il silenzio è un abbraccio.
E' compagno nei luoghi e nei tempi della vita, i ricordi.
In silenzio si ascolta il dolore del mondo.
In silenzio si allontanano le parole quando un amore è entrato nel proprio orizzonte.
Si scelgono accurate quelle da non dire quando la bellezza non si contiene. E la gioia. O la grazia.
E' silenzio la presenza che non s'annuncia. E resta, anche quando va via.
Il silenzio è la neve.

L'alba che ci insegna ad ascoltare il silenzio.

1 commento:

  1. Il silenzio, tante volte, chiede di essere ascoltato.
    Ci sono silenzi che urlano, mentre il mondo vicino resta sordo. Non sempre.
    Tanti silenzi cercano disperatamente parole che diano vita, cercano gesti che diventino segnali di fumo, cercano occhi che vedano. Il mondo vicino è anche cieco. Non sempre. "Non sempre" è bello.

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