tratto da Le Braci di Sandor Marai
Vorrei
proprio sapere se l'amicizia esiste veramente. Non mi riferisco al
piacere occasionale di due persone che si rallegrano di essersi
incontrate perché a un certo punto della vita si trovano a ragionare
nella stessa maniera su determinate questioni, si scoprono gli stessi
gusti e preferiscono gli stessi svaghi. Tutto questo non ha niente a che
fare con l'amicizia. A volte mi sembra che essa rappresenti la
relazione più intima che esiste nella vita...Forse per questo è talmente
rara. E su cosa si fonda, allora? Sulla simpatia? E' un termine
improprio, troppo blando: non si può dire che la simpatia sia
sufficiente a indurre due persone a farsi carico l'una dell'altra nelle
situazioni più critiche della loro esistenza. Su cos'altro, dunque? Non
c'è forse un pizzico di eros al fondo di tutte le relazioni umane?
(....) Naturalmente l'amicizia non ha nulla in comune con le
inclinazioni di coloro che cercano di soddisfare il loro desiderio con persone dello stesso sesso. L'eros
dell'amicizia non ha bisogno dei corpi...essi, anzi, lo disturbano più
di quanto non lo attraggano. Ma si tratta pur sempre di eros. C'è eros
al fondo di tutti gli affetti e di tutte le relazioni umane. (....) Mi
sono detto che l'amicizia è il rapporto più nobile che esista fra gli esseri umani. (....) Gli
interessi comuni producono talvolta situazioni che somigliano
all'amicizia. E per sfuggire alla solitudine gli uomini indulgono
volentieri a rapporti confidenziali di cui in seguito si pentono, ma che
per qualche tempo permettono loro di illudersi che la confidenza sia
già una forma di amicizia. Ci si immagina che l'amicizia costituisca un
servizio. L'amico, come l'innamorato, non si aspetta di vedere
ricompensati i suoi sentimenti. Non esige contropartire per i suoi
servizi, non considera la persona eletta come una creatura fantastica, conosce i suoi difetti e l'accetta così com'è, con tutto ciò che ne consegue. Questo sarebbe l'ideale.
Libro meraviglioso!
RispondiEliminaParole Sante!
RispondiEliminaI corpi nell'amicizia non disturbano l'eros. Più delle parole e dei fatti, e comunque sempre insieme a loro, il corpo palrla all'amico e gli permette di appoggiarsi, di lasciarsi portare, per le strade di ogni giorno e quella dell'anima. Sentendosi amato e desiderato nella vita dell'amico, che ora lo porta e che domani chiederà la mano per non perder la strada.
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